Ferrari F14T presentata oggi

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  1. maury12
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    Ferrari F14T, la rivoluzione Rossa

    Un muso mai visto e la sfida del motore turbo ibrido. Alonso: «Possiamo
    diventare la squadra più forte». Raikkonen: «Sono qui per vincere di nuovo»
    Ma Domenicali frena: «Niente panico se all'inizio ci saranno dei problemi»






    La macchina più bella è quella che vince. Questa è la prima cosa che viene in mente guardando la nuova Ferrari F14 T appena svelata online da Maranello, con quel muso in picchiata basso e largo che scatenerà un bestiario di similitudini, dal formichiere alla papera fino al pesce gatto. Il nuovo regolamento ha costretto i progettisti a scontrarsi frontalmente con l'estetica: la parte anteriore della Rossa sconvolge tutti i canoni progettuali della Formula 1 ed è diversa da quelle altrettanto strane della McLaren (che ha realizzato un muso stretto che pare un dito) e dalla Lotus (che ha creato una specie di forchetta a due punte), in attesa di vedere martedì Red Bull e Mercedes.



    Ma oltre alla rivoluzione anteriore, visibile e di grande impatto, ce n'è una nascosta sotto il cofano. La T del nome sta per turbo e il nuovissimo motore è un 1600 a sei cilindri che sarà integrato da due motori elettrici, il cambio avrà otto rapporti che non potranno essere modificati, il consumo massimo è di 100 chili (circa 130 litri) a gara. E' la rivincita della meccanica sull'aerodinamica, che premierà chi avrà più cavalli consumando meno senza rompere nulla. Le sfide riguardano l'affidabilità, l'efficienza, la strategia (chi va troppo forte all'inizio rischia di rimanere senza benzina). Martedì cominceranno i test a Jerez e inizieremo a capire qualcosa. "Siamo stufi di arrivare secondi" è il messaggio del presidente Luca Montezemolo.



    Il dg Stefano Domenicali fa una raccomandazione alla squadra: "Guai a farci prendere dal panico sportivo all'inizio se ci saranno dei problemi. Questo è l'errore che non dobbiamo assolutamente correre". Poi la parola è passata ai piloti. Il 14 è il numero feticcio per Fernando Alonso, che il 14 luglio a 14 anni con un go-kart numero 14 vinse il Mondiale. E adesso 14 è l'anno, è il numero che sarà appiccicato sulla sua monoposto (da quest'anno il numero se lo scelgono i piloti) ed è il nome della Ferrari: "Io e Kimi abbiamo vinto in passato, ma ogni anno si riparte da zero. Se faremo bene, saremo la miglior coppia della F1, se faremo male lo sarà qualcun altro". Raikkonen, ultimo pilota ad aver vinto con la Ferrari (nel 2007) è sicuro: "Credo che saremmo sufficientemente veloci per lottare per il titolo. Io sono qui per vincere di nuovo". Sarà lui a battezzare in pista la F14 T martedì e mercoledì a Jerez (Spagna), poi il volante passerà ad Alonso

     
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  2. vany:-)
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    lo scivoloooooooooooo x una maggior aerodinamica??? bho!!! ahahahahah
     
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    Formula 1: Marchionne 'quota' la Ferrari, è ora di vincere
    Oggi lo sbarco in Borsa a Milano, domani il ritorno alla vittoria nel Mondiale piloti di Formula 1 che manca dal 2007 targato Raikkonen. Tra obiettivi raggiunti e risultati da conquistare, il 2016 comincia nel segno del Rosso Ferrari tra la quotazione in Borsa e il 'tifo' del premier Mattero Renzi. E così, nel giorno della partenza sul 'circuito' di Piazza Affari delle azioni della Rossa, Marchionne ribadisce gli ambiziosi obiettivi della Ferrari per la stagione 2016 di Formula 1. Dopo un 2015 contrassegnato da tre vittorie importanti (Malesia, Ungheria e Singapore) e da una crescita tecnica graduale e consistente, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sono chiamati a lottare finalmente alla pari con le fortissime Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg dominatrici degli ultimi due anni, quelli dell'avvento delle motorizzazioni ibride, le cosiddette power unit. "E' iniziato l'anno del ritorno in vetta. La squadra c'è - ha scandito il presidente della Ferrari a Piazza Affari - è forte e in corsa, ci manca poco per arrivare al livello degli avversari. Gli investimenti non mancheranno".

    In casa Ferrari sono coscienti della forza dei campioni del mondo della Mercedes, ma confidano di arrivare al primo Gran Premio della stagione in Australia all'Albert Park di Melbourne (il prossimo 20 marzo) già in 'pole position'. "Siamo consapevoli di avere avversari forti, ma non li temiamo. Stiamo lavorando tanto - ha assicurato Marchionne - e con la giusta cattiveria agonistica, per presentarci in Australia come la squadra da battere. Non possiamo fare altrimenti se vogliamo rispettare la nostra storia di team più vincente nella storia di Formula Uno. Abbiamo fatto gli investimenti necessari, possiamo contare su due piloti campioni del mondo e abbiamo le persone giuste in ogni reparto per raggiungere l'unico vero obiettivo: riportare il titolo a Maranello. Investimenti che non faremo mai mancare al prodotto e all'azienda in generale". A Milano per accendere i motori della Ferrari anche in Borsa era presente anche il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene a cui dall'anno scorso Marchionne ha affidato il difficile compito di riportare il Cavallino Rampante a vincere in Formula 1. L'uomo che guiderà la Rossa dai box a partire da Melbourne dà appuntamento ai primi test in Spagna per cominciare a capire i rapporti di forza tra i team: "Nel momento in cui scenderemo in pista capiremo a che punto siamo e se sia il caso di essere ottimisti. E' importante vedere a che punto sono gli avversari, lo vedremo ai primi test di Barcellona. Marchionne è il presidente ed è giusto che sia lui a fissare gli obiettivi, io devo raggiungerli''.
     
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