-
maury12.
User deleted
Fenomeno Messi, supera se stesso e torna a mettere le mani sul Pallone d’Oro
Parlare di Lionel Messi in termini oggettivi, senza lasciarsi trasportare da predilezioni personali del tutto inevitabili, visto lo spessore calcistico dell’oggetto in persona, è oggi più che mai impresa ardua e complessa. Difficile, davvero molto difficile, non essere tutti d’accordo, quando si parla della Pulce argentina. Uno, per intenderci, che solo avantieri ha vinto il quinto Pallone d’oro della sua lunga, ma brevissima carriera. Un ragazzo che, tanto per dirne una, ha da poco spento le 28 candeline e può vantarsi, pur essendo destinato a calcare i campi da calcio per ancora molti anni, di un qualcosa come ventisei titoli di squadra. Un alieno sceso sulla Terra a dare lustro a uno sport che, forse, lo stava aspettando dai tempi di Maradona.
Partendo dal presupposto che limitare Messi a numeri e a statistiche individuali risulterebbe terribilmente riduttivo nei suoi confronti, a qualche giorno di distanza da questo ennesimo riconoscimento ottenuto a discapito di giocatori come Cristiano Ronaldo e Neymar, considero doveroso snocciolare un pò di dati, magari in favore di chi, da non troppo conoscitore della materia, non ha ancora bene inteso di cosa stiamo parlando: 425 reti totali su 500 presenze complessive (un gol ogni 94 minuti), 58 gol realizzati nel solo ultimo anno solare (nel 2012 aveva però toccato quota 91 reti in un solo anno solare, record assoluto nella storia del soccer), 32 triplette in carriera, 160 assist vincenti. E ancora, unico giocatore ad andare a segno per cinque volte in una partita di Champions League, unico ad aver vinto per cinque volte la classifica cannonieri della prestigiosissima competizione internazionale. Messi non è interpretabile, non è relativo. La sua capacità di essere decisivo nei momenti che contano -basti pensare alla doppietta in semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco o a quella in finale di Coppa del Re contro l’Athletic Bilbao- è una caratteristica propria dei grandissimi di questo sport.
Senza voler denigrare e mancare di rispetto a un altro fenomeno come Cristiano Ronaldo -la cui forte rivalità con la Pulce argentina è destinata a rimanere negli annali calcistici e nei racconti nostalgici dei prossimi anni- ritengo, senza timore di possibili smentite, che parlando di Messi si parli del miglior calciatore della nostra generazione. Perchè, sarà pur vero che la sua carriera si è al momento sviluppata all’interno di una sola squadra di club e che, nelle diverse apparizioni con la camiseta della sua Nazionale, non ha mai offerto prestazioni all’altezza della fama raggiunta in Catalogna, ma sminuire le sue qualità fuori dalla norma e la trafila di risultati ottenuti, basandosi su queste motivazioni, mi sembra un’operazione intellettualmente scorretta.
Sarebbe inutile spostare questa analisi più indietro, prendendo come modelli di riferimento epoche passate, fatte di un calcio più lento ma, forse, più tecnico. Fermiamoci alla nostra epoca, al nostro tempo. Un tempo illuminato dalle magie di un piccolo uomo di bassa statura, nato e cresciuto fra le polverose strade di una cittadina argentina, ma presto costretto ad emigrare oltre l’Atlantico per inseguire un sogno. Il tempo di Lionel Andres Messi, artista contemporaneo che ha fatto del pallone un pennello, lasciando la propria firma indelebile su innumerevoli pagine dello sport più bello del mondo.
Edited by Maury12 - 13/1/2016, 21:22. -
.
Messi per me e molto meglio di Maradona almeno lui ha vinto il pallone d'oro senza drogarsi come faceva Maradona. Maradona non ha vinto 5 palloni d'oro come Messi .
